05 luglio 2012

Per una donna distante

Ti amo fino a qui, amore mio:
oltre, dolcezza mia, proprio non posso.
Seguirti è un problema troppo grosso.
Che vuoi farci? Così son messo io;
così son messe adesso le mie cose.


Dunque te ne vai, te ne vai sola.
Ti lascio con dei fiori alla stazione;
e legger queste righe sul vagone,
chissà, magari un poco ti consola.
O solo ti consolano le rose.


Ma sappi: il vento, quando batte in faccia,
partì da me per dirti che ti amo;
lo stesso canta il passero sul ramo.
Lo ronza anche la mosca che si scaccia
e l'eco ch'al mio nome ti rispose.


E sono nel tuo letto anche se manco.
Mi faccio carne ad ogni tuo sospiro
e per sentire meglio il tuo respiro
appoggio il capo nero al petto bianco;
amore mio che splendi fra le spose.

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