17 novembre 2010

L'amica di casa

Sonnecchia in salotto, la benna alzata, la ruspa. Ogni tanto muove su e giù la pala, nervosamente; chissà cosa sogna di movimentare.
Stasera sono tornato tardi dal lavoro. Lei mi ha atteso in casa, facendo fischiare le grosse ruote, mentre il pigolio della retromarcia infastidiva i vicini. Mi hanno visto rientrare e mi hanno fermato; ho dovuto di nuovo dare spiegazioni, e magari mi toccherà portare un'altra bottiglia di vino al ragionier Scataglini. Quando finalmente sono arrivato a casa, ho trovato una montagna di detriti sul divano, mentre lei mi guardava innocente dai vetri oscurati della cabina di guida. "È stato il gattino della vedova Morresi", pareva volermi dire, "io non c'entro niente": ma il gattino nero della signora Morresi non ha una benna e non ha modo di procurarsi tutti quei calcinacci. Ho pulito per quel che potevo a quell'ora, poi mi sono seduto a tavola e ho mangiato in silenzio, sfogliando la rivista femminile allegata al quotidiano che compero di solito. Trovo molto offensivo il taglio che hanno di solito queste riviste, giacché paiono rivolgersi in primo luogo a cretine munite di carta di credito; ho anche progettato di scrivere alla redazione, un paio di volte, però poi mi sono detto che se vogliono davvero pubblicare una rivista per cretine acquistata e letta da cretine, non sono in fondo fatti miei. Io ho una ruspa in casa, ho altro a cui pensare.
Ieri l'ho portata a giocare al parco. Come sempre, mi sono raccomandato di non combinare disastri, non scavare troppo, non rincorrere i bambini. Dice sempre di sì, e in fondo lo vedo che prova a far la brava, ma in questo periodo è totalmente fuori controllo (sarà la stagione, sarà il tempo). Mentre sedevo su una panchina, le mani nelle tasche perché faceva freddo, me la son vista passare davanti, eccitata e fremente, e nella benna aveva lo yorkshire di una ragazza che conosco di vista e che ogni tanto mi saluta. Sono riuscito a fermarla, l'ho rimproverata e l'ho colpita sulla pala con il giornale arrotolato; il cane l'ho recuperato incolume e l'ho riportato alla ragazza, ma non credo mi saluterà più.
Lo specialista dice che la mia ruspa sta benone, sta solo crescendo e avverte degli stimoli nuovi, e che se non voglio che mi riempia casa di terra devo farla ricoprire. Già mi domandavo dove diavolo sarei andato a pescarle un compagno, quando mi è venuta in mente la mia collega napoletana, quella che chiacchiera tanto e che trova sempre una scusa per sedersi alla mia scrivania. Ecco, mi pare che mi abbia detto una volta (non è che la stia molto a sentire) che anche lei ha una ruspa gialla. Magari domani le chiedo di venire a cena da me.

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