23 giugno 2009

Pennellate rapide

Que è tutto sto verde?
Niente, è la campagna, è la campagna che gocciola dell'ultima pioggia, attesa, rinfrescante e benedetta; sono gli alberi che salutano la primavera con le loro sfumature più vivaci, d'una tinta che presto smetteranno; è verde il canto degli uccelli, è verde anche il treno che taglia i boschi e i campi.
Que è tutto sto blé?
Soltanto il cielo che la pioggia ha ripulito, un cielo che scende liquido sulla terra, e si insinua nelle finestre aperte, entra nelle mura dei borghi appisolati sulle colline, si infila fin dentro i tuoi occhi, pallido e celeste, mentre sei sul treno verde e leggi un libro nero.
Que è tutto sto bianco?
La tua carne, le tue cosce chiare; le cosce senza colore che sembrano riempirsi di luce, della luce bianca che entra dai finestrini. Ma non è così: è la tua carne che è chiara, carne bianca di slava, gote rosse di marchigiana, dovresti avere un velo in testa come tua nonna che va al campo e alla messa, invece sei sul treno verde e leggi il libro nero. La stazione è rossa, chi ti vede ha pensieri caldi, gialli e arancioni, e non vorrebbe dover scendere; e mentre scende gli scalini grigi pensa a te, a te fatta di bianco, che sei rimasta sul tuo treno verde e leggi un libro nero.

categorie:

visite dal 24 ottobre 2006