17 marzo 2008

Istruzioni per morire

Prima di tutto si deve apprestare un letto comodo e ben rifatto, depositare il gatto fuori dalla porta, staccare tutte le sveglie di casa, dimenticare di essere interessati alle cose che ancora non si sanno e che potrebbero magari trovarsi sui libri, oppure per strada o nella valle tra i seni di una donna, infine chiudere le finestre e gli scuri della propria camera; quindi bisogna sdraiarsi sul letto con grande dignità e pensare intensamente che si è nel mezzo di un bellissimo prato delle Alpi svizzere, il tepore è gradevole ma non eccessivo e non ci sono assolutamente marmotte.
Quando vi verranno a chiamare dicendo che manca loro il decimo per il calcetto, dite loro che state morendo. Se vi chiedono cos'avete, non date altre informazioni, perché avete già detto il necessario. Insisteranno, diranno che non si riesce mai a trovare un decimo e loro non sono mai morti quando eravate voi a cercarli; ma non lasciatevi commuovere e morite sereni e irremovibili. Stringete le vostre dita sul petto e fissate un punto qualsiasi della stanza inondata dal buio, e soprattutto tenete sempre a mente che non c'è nessuna marmotta. Nel modo più assoluto.
Sarete così pronti a passare a miglior vita, mentre fuori dalle finestre serrate il sole giallo e la giornata splendida spingeranno delle voci a maledirvi per averle lasciate in nove. Ma voi state già morendo, e sorridete di questa consapevolezza priva di ombre e di marmotte.

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