19 dicembre 2006

La spigolatrice di Hollywood, CA

Presumo che tutti più o meno abbiano presente la battaglia delle Termopili. Se invece vi serve una rinfrescatina e non avete voglia di andare a guardare il link o vi siete convinti che il portoghese non si capisce, il che non è affatto vero, vi faccio un breve riassunto: nel 480 a. C., per lavare l'onta della sconfitta di Maratona e perché è del tutto normale che un Impero compia atti imperialistici, l'esercito persiano guidato dallo stesso imperatore Serse scende in Grecia con l'obiettivo di sottometterla. Al passo delle Termopili, stretto tra il mare e i picchi scoscesi, poche migliaia di opliti greci, del resto più che sufficienti date le caratteristiche del terreno, affrontano l'infinita schiera asiatica e la immobilizzano per giorni. Solo il tradimento di Efialte, secondo la tradizione, consente ai persiani di trovare un passaggio alternativo e di minacciare così d'accerchiamento i greci. Per permettere lo sganciamento dei più, rimangono e muoiono sul posto i trecento Spartiati guidati da uno dei re, Leonida, e l'intero contingente fornito dalla città di Tespia, settecento poveri eroi che non si ricorda mai nessuno. Il sacrificio dei lacedemoni e dei tespiani alle Termopili, pur sconfitto, salva la Grecia: dà il tempo agli Ateniesi di evacuare la città, toglie di mezzo qualche decina di migliaia di invasori, soprattutto dimostra ancora una volta che, combattendo alla greca, ci sono ottime possibilità di battere l'esercito persiano. Fin qui la storia; il mito che origina in seguito dall'eroismo degli spartani lo conoscono tutti. Lungo più di duemila anni, non si sono contati gli attestati di ammirazione e le citazioni riservati alle Termopili. Che io sappia, però, nulla di particolarmente pacchiano. Oggi poi la Grecia è di nuovo libera, anche se certo ha poco a che vedere con quella che difesero 2500 anni fa; di conseguenza gli opliti caduti possono dormire tranquilli il loro sonno senza sogni. Nessuno verrà a disturbarli.

Almeno fino ad oggi, almeno fino ad oggi. In effetti, ad Hollywood stanno preparando un film sulla battaglia delle Termopili. Ovviamente, si chiama 300 (non so che ne pensi il consiglio comunale di Tespia) ed uscirà l'anno prossimo nelle sale. Mi rendo conto di non aver visto nessuno spezzone del girato; mi rendo conto di non aver letto la sceneggiatura; mi rendo conto di non sapere nulla di nulla sul film in questione. La mia è quindi una critica del tutto preconcetta. Tuttavia, il solo pensiero di un film di Hollywood che abbia come tema "una battaglia dell'antichità classica" mi agghiaccia e mi raccapriccia. Ho paura che ad un certo punto tra i trecento salti fuori anche Carlo Pisacane, ho paura di sentire dialoghi come questo:
Spartano alfa (biondo, capelli a spazzola, tatuaggio tribale. Si terge il sudore con uno strigile marcato Maui):E' dura là fuori, eh Fidippide?
Spartano beta (negro):E' un fottuto inferno, Joe, volevo dire: Alcmeone. E' peggio che nella fottuta Messenia.
alfa:Già, hai ragione, Fidy...
beta:Credi che rivedremo le nostre ragazze, giù a Sparta? Credi che potremo correr loro incontro nel vialetto, abbracciarle strette, portarle fuori, lontano da questa merda?
alfa (sorride amaramente):Non rivedremo mai più nessuna donna, da' retta a me. Però dobbiamo rimanere qui, fino all'ultimo, non regalare un metro a quei figli di puttana.
beta:Perché? Per chi dobbiamo farlo?
alfa (raddrizza il viso, lo sguardo è limpido; in sottofondo, musica possente):Perché un domani qualcuno possa tornare al proprio vialetto e alla propria donna senza timore, per i nostri figli che dovranno essere fieri di noi, perché noi siamo Sparta... Soprattutto, per la LIBERTA'®.

Ecco. Ora, cari americani, perché dovete fare sempre così? Dite un po', vi risulta ad esempio che io scriva trattati su come ci sente bene a titillarsi il clitoride? No, non lo faccio. E sapete perché? Perché sono un uomo, il clitoride non ce l'ho. Mi sembra che abbia senso. Allora perché voi vi ostinate a girare film storici? Io non ho un clitoride, voi non avete una storia. Per come la vedo io, è meglio che teniamo tutti le mani a posto.

Aggiunta dell'ultimora: ho visto il trailer del film (disponibile al sito sopra indicato, nel menu "Media"): c'è di che essere assai preoccupati. A parte il fatto che c'è ancora una volta un negro incongruente, che funge se non ho capito male da ambasciatore persiano inviato a Sparta per richiederne la resa (o forse hanno ragione loro e mi sbaglio io. Sì, indubbiamente gli iraniani sono un popolo di colore, come dimostra il link), a parte questo mi pare che siamo di fronte ad una pagliacciata di proporzioni epocali. Per me la Grecia, sdegnata, dichiara guerra agli USA.

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