07 novembre 2006

Molto dentro, la notizia

Il fatto, grossomodo, è che la Casa delle Libertà ha vinto le elezioni regionali in Molise. L'interpretazione che se ne vuol dare, come si sa, è libera. Qui in redazione, che non è dove ho scritto il post di ieri, abbiamo raccolto e trascritto il modo in cui due telegiornali nazionali hanno chiosato la stessa notizia.

[TG4] ...Scusami se ti interrompo, ma è arrivato il dato ufficiale del Molise. Vedremo in seguito com'è finito il rapimento di Kofi Annan ad opera di George Bush. Adesso passiamo alle cose serie ed importanti: la Casa delle Libertà trionfa in Molise. Spetta sempre ai piccoli popoli tenere alta la bandiera della libertà: come a Bannockburn, come a Courtrai, come alle Termopili, le schiere sannite hanno respinto l'invasore persiano, feudale e comunista. Non è un caso che Attila voti da sempre per l'Unnione. E non si creda che questa piccola regione sia priva di significato: i molisani sono pochi perché essere molisani è un privilegio. Inoltre, sono apprezzati in ogni angolo del mondo: basti pensare che di 327.637 aventi diritto al voto, quelli residenti all'estero sono 45 mila. Sono o non sono richiestissimi? L'importanza del Molise è tale che se esso non ci fosse, il mare si insinuerebbe nel nostro paese -ossidandolo- e impedirebbe ai ragazzi di Foggia di andare a trovare le loro ragazze a Chieti. Non è un caso che il programma dell'Unione preveda esplicitamente l'affondamento del Molise (a pagina 666), per spopolare il nostro paese e consegnarlo ai negri. Saputa la notizia della disfatta nel Molisannio, Prodi -che come ogni lunedì pomeriggio stava violentando fanciulle e animali di sentimenti liberaldemocratici- ha immediatamente perso l'erezione e si è gettato affranto su una poltrona di pelle di moderato, reclamando con la sua voce fessa e incomprensibile un calice di cicuta. Purtroppo Parisi non gliel'ha data, non sapendo cosa fosse. Ah, mi giunge un aggiornamento: né Hitler né Stalin erano molisani, e neanche Capezzone lo è. Si può far finta che questo non significhi nulla, o si può guardare in faccia la realtà. Sappiamo già come si comporterà il governo.

***

[TG3] E quindi alla fine le chiavi della macchina non le trovavo perché le avevo lasciate negli altri pantaloni. Per fortuna un deputato del centrosinistra mi ha suggerito di guardare con attenzione nelle tasche. Il commissario europeo Almunia si è congratulato con il governo Prodi per aver brillantemente risolto la questione. Passiamo ora alla prossima notizia: sembra che sia in arrivo un fastidioso raffreddore degli insetti. Ah no, mi sono sbagliato, è il risultato elettorale del Molise. In quelle plaghe desolate, che sembra portino anche sfiga a chi le governa, Silvio Berlusconi e i suoi complici confermano il loro governatore. Con ciò, implicitamente, viene confermato anche il sottosviluppo della regione. Ci sono delle ombre sul voto, però: secondo osservatori indipendenti, quali i cugini di Di Pietro e un mio amico immaginario che mi fa tanto ridere, 45 mila molisani onesti -dunque di sinistra- sarebbero stati spinti in esilio dalle prepotenze della destra. Vorremmo continuare con le analisi sul voto del Molise, ma purtroppo dobbiamo chiudere qui. Infatti, avevamo chiesto un commento sulla questione ad un giornale internazionale specializzato in notizie di nessun interesse e fatti ridicolmente minori, tuttavia ci è stato risposto che non reputavano la cosa degna di attenzione: quando un bambino cadrà sulla ghiaia sbucciandosi un ginocchio, allora potremo disturbarli. E ora le ultime dal Fantabosco.

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