15 settembre 2006

Civilizzazione pirenaica/1

Ero lì che prendevo a pugni un uomo solo perché era stato un po' scortese, quando squillò il telefono. Spostai l'uomo in modalità stand-by-sberlotti e risposi affabilmente, come mi hanno insegnato al Collegio Cattolico Apostolico di NS. Signora dei Vivaisti, al 33° chilometro della statale Jonica. Come capita raramente, era il direttore sportivo dell'Athletic Bilbao. Mi misi comodo. Ero pronto a tutto.
"Senti", fece lui.
"Ti seguo", risposi. Mi titillavo un orecchio con un piede, come i felini più alla moda, e intanto mi chiedevo cosa diamine volesse da me. Non sarà mica per quella vecchia storia? Io non volevo proprio mutilare il regno di Navarra, è stato solo un errore di calcolo. Lo giuro, lo giuro.
"Hai un basco per le mani?". Il suo tono era brusco e insieme impaurito.
"Eh?". Dove stava cercando di andare a parare? L'uomo sgattaiolò dalla porta. Feci finta di non vederlo. D'altronde aveva ricevuto il suo: la prossima volta vediamo se osi ancora rivolgerti a me sbagliando il vocativo.
"Non farmi perdere tempo. Ce l'hai o no un basco? Lo sai meglio di me, che noi possiamo far giocare solo baschi".
"Sossio Aruta non è di San Sebastian?".
"No. E' di Castellamare di Stabia (NA)".
"Allora no. Ne avevo un paio, ma devo averli persi nel trasloco".
"Capisco. L'unica cosa da fare è una religione rivelata, a questo punto".
"Mmmmh".
"...Immaginati l'arcangelo Gabriele che appare in Viale Ceccarini a Riccione: pentitevi, smettete di scaricare suonerie per cellulari e diventate baschi! Stretta è la via della salvezza, e precedente all'arrivo degli indoeuropei".
"Mmmmmmmh".
"...E se tornando da qualche discoteca Stellone, Borriello, De Vezze, magari anche Canini vedono la mistica apparizione e si convertono al neobaschismo apocalittico, io penso che per qualche anno siamo a posto. Se riusciamo a convincere Coda dell'Udinese, poi, siamo a cavallo".
"Kanini potrebbe essere l'erede di Karanka, in effetti. Alla Samb l'ho visto bene".
"Vero? Sapevo che avresti capito. Ce la fai a portarmi un arcangelo a Riccione martedì prossimo?".
"Martedì dovrei essere in Slovenia. C'è la presentazione del calendario Orsi Nudi 2007, l'evento erotico della Mitteleuropa del terzo millennio".
"Facciamo venerdì?".
"Secondo me è meglio domenica sera a Milano Marittima. Parlo con un frate amico mio, non dovrebbero esserci problemi".
"E se poi mi si converte Vieri e vuole venire a tutti i costi da noi? Allora era meglio Ziganda, cazzo. Milano Marittima è pericolosa, ti dico".
"Che problema è? Mettiamo sui testi sacri che la salvezza alla fine dei tempi si raggiunge anche attraverso il Barakaldo, e morta lì. Vieri in giallonero, né Dio né Blatter ci troveranno nulla da ridire".
"Va bene. Allora faccio un giro di telefonate in tipografia e dico di preparare il Libro Sacro. Che roba ci metto dentro?".
"Le solite cose: pentitevi, e avrete in eterno un posto al San Mamès primi anni '80, accanto alla recinzione. Perseverate nel peccato, e sarete gli estetisti di Cassano fino a che il sole non si stancherà di bruciare".
"Buono. Questa cosa di Cassano me la segno. Ci sei per una cena di pesce a Marzocca dopodomani?".
"Non lo so. Forse c'è tafferugli e pranzo al sacco dopo Ancona-Ravenna, ho dato una mezza parola".
"Fai come vuoi. Senti, io ora ti saluto. Se ci sono problemi con l'Arcangelo, o c'è un'ordinanza comunale contro le apparizioni nei giorni di mercato, lascia stare tutto a va' a Milano con un Ducato a rapire Andreolli dell'Inter. Poi lo teniamo due anni recluso da noi e gli facciamo credere che è il figlio di Iban Mayo. Da' retta a me, quello in tre-quattro anni diventa il migliore di tutti".
"Può essere, può essere. Ci sentiamo, allora".
Il telefono era muto. Avevo sognato tutto? Per sicurezza, uscii a comprare dei raudi, da gettare sulla folla adorante per accrescere l'effetto ieratico. Poi selezionai il numero della Chiesa Cattolica ed attesi. Non potevo lasciare che l'Athletic Bilbao fondasse un'eresia senza avvertire i capi.
Squilla, bene.

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